I rapporti fra grasso, amido e cellulosa digeribile,
sono più favorevoli che non quelli di altri cereali
come orzo e avena. La crusca fresca, sicuramente genuina,
possiede in genere un buon potere nutritivo: la proteina
ha alta digeribilità ed elevato valore biologico.
La crusca è un mangime di larghissimo impiego
nell'alimentazione degli animali, già per il
fatto della sua grande disponibilità. Inoltre
questo prodotto possiede una eccellente appetibilità
per tutti gli animali, e si prestano alla preparazione
di pastoni e bevaroni sia da soli che in miscela con
altri mangimi sfarinati.
Utilizzo in zootecnia
Bovini
La crusca è componete comune dei mangimi
per lattifere: il suo valore ai fini della produzione
del latte sembra essere superiore a quanto si potrebbe
valutare, dal contenuto in proteina e in principi nutritivi.
Viene comunemente somministrata in combinazione di cereali
e con mangimi più ricchi di proteina (panello
di semi di lino, di soja). In considerazione del suo
effetto lassativo e del suo contenuto in cellulosa,
è particolarmente utile anche per tori
e torelli.
Nella alimentazione dei bovini da carne, partecipa
con successo alle miscele di concentrati in particolare
per la prima fase di ingrasso. Per il finissaggio conviene
ricorrere con maggiore generosità a cereali ricchi
di principi nutritivi totali.
Suini
L'impiego della crusca è molto indicato nella
fase di lattoni e magroni, quando cioè
l'animale debba sviluppare scheletro e tubo digerente,
anche in questo periodo la razione va bilanciatoa con
alimenti ben provvisti di calcio, come pannelli di lino
o meglio ancora con largo impiego di siero di latte.
Pollame
L'uso è estesissimo; giustificato dalla sua grande
appetibilità e dalla voluminosità che
contribuisce a saziare rapidamente l'appetito degli
animali. I limiti consigliabili per l'impiego sono il
10% per le miscel di pulcini, ed il 20-25% per quelle
destinate a ovaiole.
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